Clay Audino intervistato da ildenaro.it

La popolare rivista online ildenaro.it ha intervistato il nostro CEO Clay Audino, da poco nominato presidente di Confimi Digitale Lombardia, per parlare del settore IT, un business in crescita e che sta trascinando la ripresa (ancora debole) del nostro paese.

 

Clay Audino, classe 1976, è ceo di Betacom, azienda nata a Torino nel 2002 e che da molti anni opera mercato dei servizi It alle grandi imprese, pubbliche e private. Diventato da poco presidente di Confimi Industria Digitale Lombardia, Audino si presenta come la figura chiave nel supporto al credito, all’internazionalizzazione e all’innovazione del sistema manifatturiero Italiano. In questa intervista ci racconta propositi e progetti per un futuro non troppo lontano.

Di cosa si occupa Betacom?
Betacom è una società specializzata nella progettazione, realizzazione ed integrazione di servizi informativi aziendali. Lavoriamo per gruppi bancari, compagnie di assicurazioni, gruppi industriali, enti pubblici e realtà di grandi dimensioni nel settore Ict.

Quanto è importante la sicurezza informatica in questo momento?
In realtà aziendali complesse e strutturate la sicurezza dei propri dati e della propria rete sono fondamentali, per questo mettiamo a disposizione dei clienti un servizio completo che parte dal verificare la vulnerabilità della propria rete ed arriva alla soluzione delle eventuali problematiche riscontrate.

Betacom è un’azienda in espansione. Dal 2013 siete passati da 130 addetti a 250. Qual è il profilo delle persone assunte?
Innanzitutto c’è da dire che nel 2015 a fronte di un incremento del fatturato del 38 per cento abbiamo deciso di allargare l’organico e assumere giovani professionisti. In tutto il 2015 abbiamo assunto a tempo indeterminato 70 persone, più della metà (65 per cento) laureati e di età media 35 anni.

Cosa è successo nel vostro settore negli ultimi anni?
Come dicevo prima la sicurezza informatica è diventata sempre più importante nella nostra quotidianità. Da più direzioni arrivano dati confortanti. La crescita per l’innovazione digitale è iniziata nella seconda parte del 2014 poi all’inizio del 2015 ha avuto una spinta propulsiva sia grazie al rilancio dell’Agenda Digitale sia grazie all’avvento dei social, delle tecnologie mobile e del cosiddetto Internet delle cose (IoT).

Cos’è l’internet delle cose?
È la trave portante dell’industria 4.0, connettere oggetti (anche non nati per essere connessi) in modo da poterci interagire, monitorare e controllare. L’Internet delle cose è un concetto talmente vasto da risultare impossibile da comprendere fino in fondo. Consiste nel donare agli oggetti inanimati un’intelligenza, artificiale, ma comunque un’intelligenza. Molti degli oggetti o elettrodomestici di uso comune sono già connessi alla rete. Un esempio? Il riscaldamento centralizzato che si può accendere e spegnere mandando un messaggio alla sua centralina. In futuro qualsiasi oggetto sarà connesso, tanto che la società diventerà parte integrante della rete, così come oggi la rete è parte integrante della società. Gli oggetti non saranno più solo dei semplici strumenti per semplificarci i diversi compiti, ma diventeranno il nostro modo per interfacciarci alla vita quotidiana; in un certo senso prenderanno vita. Una rivoluzione non indifferente, e come tutte le rivoluzioni, comporta dei rischi. Già oggi è semplicissimo ottenere informazioni sulle persone e sulla loro routine, quando saremo connessi a 360 gradi, esisteranno ancora concetti come vita privata o privacy? Anche da questa domanda parte un pezzo importante del nostro lavoro.

Clay da poco è diventato presidente del Confimi, Confederazione dell’Industria Manifatturiera Italiana. Quali sono gli obiettivi che vuole portare avanti per questo importantissimo mandato?
Mi piacerebbe sviluppare una vera e propria cultura digitale all’interno delle imprese e del sistema confederale. Creare sinergie fra le imprese, assicurare un’adeguata rappresentanza nei confronti delle Istituzioni lombarde e delle Università del territorio, proporre adeguate soluzioni normative in favore delle imprese e  favorire il processo di evoluzione verso Industria 4.0.